Il primo cittadino, Totò Martello, promette: «Mi muoverò per indire uno sciopero contro il governo»
A Lampedusa proseguono le proteste. Dopo il sit nella notte per l'arrivo di un peschereccio dalla Libia con a bordo oltre 420 migranti, domenica mattina circa un centinaio di cittadini ha manifestato direttamente davanti al Comune dell'isola. Dure le contestazioni al sindaco Totò Martello che ha annunciato che se ci saranno sbarchi nel pomeriggio sarà dalla parte della popolazione. «Da lunedì mi muoverò per indire uno sciopero contro il governo», ha detto il primo cittadino che da mesi chiede misure che permettano di alleggerire l'hotspot. Dopo l'imbarco nei giorni scorsi di circa 800 migranti sulle navi da quarantena Azzurra e Aurelia, l'hot spot di Lampedusa è di nuovo al collasso. Solo nella giornata di venerdì le autorità hanno contato circa 28 sbarchi autonomi per un totale di oltre 300 arrivi e se ne attendono altri nelle prossime ore. Se il sindaco però chiede al governo misure per alleggerire l'hotspot e garantire una rotazione veloce, i cittadini scesi in piazza chiedono la chiusura del centro. «Siamo accoglienti ma anche stanchi. Da anni siamo ostaggio di decisioni e scelte politiche prese altrove, a Roma o a Bruxelles, e imposte sulle vite di questa comunità. In un momento di crisi sanitaria che questa isola non è in grado di affrontare, non disponendo peraltro di un ospedale come chiediamo da tempo, è arrivato il momento di dire basta». Tra i manifestanti anche l'ex senatrice della Lega Angela Maraventano e alcuni turisti in vacanza preoccupati che hanno subito chiesto dettagli. «Che significa ‘'sciopero" sindaco?». Perentoria la risposta. «Vuol dire negozi chiusi, lo stesso dicasi per le attività commerciali, chiudiamo tutto». ( di Francesca Ronchin / Corriere Tv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/lam...