Percorrendo il corso di Bagnara Calabra si incontra il monumento alle ‘bagnarote’, donne che trasportavano merci caricate in grandi ceste poste sulle loro teste.
Simili ad antiche cariatidi, per chilometri, a piedi scalzi lungo la costa o risalendo le alture verso l'Aspromonte, commerciavano pesce, sabbia, legname, non disdegnando il contrabbando di sale e tabacco.
Questa durissima attività iniziò con il terremoto del 1783, quando le donne divennero parte integrante della ricostruzione, e continuò fino agli anni ‘70 del Novecento.
Spesso sfruttato dal caporalato, il durissimo lavoro delle bagnarote ha rappresentato per secoli una fonte di sussistenza e anche un modo per garantire le comunicazioni.
Una tradizione tutta femminile che testimonia la forza fisica, il coraggio e la determinazione delle donne di Calabria.