Appalti pilotati, mazzette mascherate da consulenze, promozioni e nomine di funzionari pubblici ottenute grazie ad appoggi politici: è il sistema Verdini, descritto dall’ordinanza del gip di Roma che il 28 dicembre ha disposto gli arresti domiciliari per Tommaso Verdini, figlio dell’ex senatore berlusconiano Denis Verdini, anche lui indagato, e quattro imprenditori tra cui Fabio Pileri, socio di minoranza dei Verdini nella società impiegata per ricevere le mazzette, la Inver Srl.
Potrebbe sembrare una ordinaria storia di corruzione, se non fosse per gli interrogativi sul ruolo di Matteo Salvini, segretario della Lega e ministro delle Infrastrutture e Trasporti.
Salvini si dichiara estraneo ai fatti delle indagini, qui ci interessa capire se veramente può dirsi estraneo visto l’intreccio di relazioni con i Verdini e visto che il suo ministero esercita il controllo sull’Anas.
Ne parliamo nella nuova puntata di Parole Proibite. Insieme a Gianni Dragoni ci sono Marco Lillo, Giovanni Tizian e Antonio Fraschilla.