Il 27 maggio 2010 Karima El Mahroug, all'epoca conosciuta come Ruby, viene portata alla questura di Milano accusata di un furto. La ragazza è senza documenti ed è minorenne. Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio in carica, si mette in contatto con un funzionario della questura, spiegando che la ragazza sarebbe la nipote del presidente egiziano Mubarak e che sarà affidata alla consigliera regionale Nicole Minetti. Con quella telefonata si apre una crepa sulle serate nella villa di Arcore, le serate a sfondo sessuale del Bunga Bunga. Inizia un lunghissimo iter giudiziario che prima manda Berlusconi a processo per prostituzione minorile e concussione (il premier sarà assolto in appello e Cassazione) fino al Ruby Ter, il processo a Berlusconi e alle ragazze delle feste di Arcore per corruzione e falsa testimonianza per nascondere quello che succedeva ad Arcore. Per l'accusa Berlusconi avrebbe continuato a pagare le ragazze anche dopo l'inizio del Ruby 1.
In tutto questo, alcune ragazze che erano capitate ad Arcore, come Ambra Battilana presente alla serata del 22 agosto 2010, si sottraggono al racconto delle cene eleganti e spiegano ai giudici di Milano cosa hanno visto nella residenza di Berlusconi. Battilana, insieme ad altre due ragazze, sarà parte civile nel Ruby 2, il processo contro Emilio Fede, Lele Mora (favoreggiamento e induzione alla prostituzione) e Nicole Minetti (favoreggiamento della prostituzione), i quali portavano le ragazze ad Arcore, quelle passate alla storia come Olgettine, starlette del mondo della tv che hanno vissuto nel residence Olgettina di Milano 2.
A febbraio del 2023 si è concluso il primo grado del Ruby Ter: Berlusconi e le ragazze sono stati assolti dall'accusa di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari. Nel frattempo il leader di Forza Italia è morto il 12 giugno 2023, mentre negli ultimi giorni la procura di Milano ha fatto ricorso direttamente in Cassazione sull'utilizzabilità delle testimonianze fornite dalle ragazze nei processi precedenti.
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