Vincenzo Salemme. Napoletano? E famme 'na Pizza! Commedia teatrale Completa. Risate assicurate!
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Commenti e recensione :
Commedia in atto unico
Regia Vincenzo Salemme
Con Vincenzo Borrino, Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero, Fernanda Pinto, Vincenzo Salemme
Scene e costumi Francesca Romana Scudiero
Musiche Antonio Boccia
Foto Federico Riva
"Napoletano? E famme ‘na pizza!"
Non è soltanto il titolo del riuscitissimo spettacolo di Vincenzo Salemme, ma è anche un esempio di come spesso siamo tutti legati agli stereotipi e ai luoghi comuni più classici, senza andare in fondo alle cose, senza conoscere le persone per ciò che sono davvero.
La commedia è come una sorta di miscellanea di due opere distinte, cioè mescolare momenti di commedia a momenti di realtà e di vero e proprio dialogo con il pubblico a mò di monologo, rappresentano la riflessione e la confessione di quelle che sono le credenze principali dei non napoletani sui napoletani.
E se è vero che la città partenopea tristemente stereotipata per la furbizia, la criminalità anch'essa finita sul grande schermo, è altrettanto vero che non è soltanto caffè, pizza, calore, sole e mare e tarantella. E' sopratutto gioia di vivere oltre che tutte queste cose insieme.
Le parti recitate costituiscono una mescolanza di altre due commedie di successo di Vincenzo Salemme, "Con tutto il cuore" e "Una festa esagerata", che sono state però rivisitate, nella modalità di messa in scena.
Gli ingredienti di questa saporitissima pizza sono sicuramente l’amore, l’autenticità, la bravura, la libertà e la bellezza. La scenografia è spettacolare, nel senso letterale della parola perché, mostrando una terrazza alla luce dei lampioni che fanno eco alla luce delle stelle e un panorama sul mare, il Vesuvio e il cielo di Napoli.
La sera Napoletana è calda e allegra, ma anche dolce, un po’ malinconica per i ricordi che tira fuori dalla memoria, un tipico scenario delle famose quattro chiacchiere magari in una sera d’estate, sotto la luce romantica della luna, con i personaggi che, attori bravissimi e di un’espressività colorita e virtuosa, si ripetono alternandosi in circolo fra le due vicende narrate, il cui filo conduttore è un Salemme di bravura eccezionale in una performance che come sempre non si smentisce.