Dopo più di tre mesi, uno dei quattro aggrediti dai carabinieri della 'Levante' registrati nelle carte dell'inchiesta della procura di Piacenza racconta la sua storia risalente ad aprile, quando una pattuglia della caserma, ora sotto indagine per le vicende dell'ultima settimana, lo prelevò dal lavoro per portarlo a casa sua senza mandato di perquisizione. "Ho chiesto di chiamare l'avvocato - racconta - Montella ha spintonato mia madre, anziana e con patologie e gli altri mi hanno rovesciato casa in cerca della droga, umanità zero". Il presunto modus operandi dei militari era la fotocopia degli arresti contestati precedentemente: incastrare la concorrenza alla piazza di spaccio con cui agivano. "Loro mi hanno detto che non mi sarebbe servito il mandato - spiega la vittima - mi sembrava strana la cosa. Un paio di schiaffi li ho presi da Montella, poi mi hanno portato alla Levante dove restai qualche ora, gli ho chiesto un po d'acqua e Cappellano mi disse di no perché "dovevo soffrire". Poi - conclude - mi trasferirono in un'altra caserma dove restai qualche giorno per poi rientrare a casa ai domiciliari". .di Daniele Alberti
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