I lavoratori ricevevano compensi irrisori e vivevano in fabbrica
Lavoratori cinesi sfruttati nel settore calzaturiero della Lomellina. Fino a 10, anche 15 ore al giorno, senza pause o giorni liberi e con pagamenti al di sotto dei contratti collettivi nazionali. Da alcune riprese, è emerso che i lavoratori erano costretti a lavorare e vivere all'interno degli stessi opifici in condizioni igienico-sanitarie precari. Ed inoltre non venivano pagati in base alle ore lavorative prestate, ma in funzione dei pezzi prodotti che venivano annotati in appositi registri. La Guardia di Finanza di Pavia ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre amministratori di ditte del settore. Sono indagati per intermediazione illecita e sfruttamento di manodopera. Le tre aziende agivano attraverso prestanome, cambiando spesso denominazione, ragione sociale e partita Iva, per mascherare la reale direzione aziendale. «Sono episodi gravissimi che non si devono più ripetere, per cui chiediamo maggiori controlli e ispezioni da parte degli organi competenti a tutela di tutti i lavoratori», ha sottolineato Paolo Capone, Segretario Generale dell'UGL . ( LaPresse/AP - CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/milano/come...