"Meloni e Ferragni hanno torto tutte e due" - Così il direttore del Fatto Quotidiano dopo l'attacco della premier all'influencer - "La beneficienza si dovrebbe fare di nascosto, come faceva Totò. Questa cosa di fare la pubblicità con la benificienza, è una cosa abbastanza grave. Nessuna ragione per difendere Chiara Ferragni. Ovviamente è inaudito che il Presidente del Consiglio attacchi un privato cittadino. I politici scambiano i follower per elettori e pensano che aver i follower contro sia un danno elettorale. Se i follower fossero voti, la Ferragni sarebbe Presidente del Consiglio..." - E aggiunge - "È costretta a fare non la marcia su Roma, ma la retromarcia quotidiana su Roma, prende sberle dappertuto, sta facendo una finanziaria che farà incazzare gli italiani, la più miserabile degli ultimi vent'anni. Cosa è costretta a fare? A scegliersi i bersagli grossi per finire sui giornali e fare in modo che tutti parlino della Ferragni e di Saviano. "Lei è costretta disperatamente a guadagnare tempo per distrarre l'opinione pubblica, bisogna vedere per quanto ci riuscirà ancora senza perdere consensi" - Poi l'attacco al ministro Lollobrigida dopo le sue parole alla Trasmissione Report.